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domenica 9 ottobre 2016

Campagna "La tessera di Azzim"

 Tristano II è un pianeta feudale inaccessibile ormai da secoli. Il suo terreno è coperto di montagne e foreste, simili alla Terra di un tempo. Visto dallo spazio è una sfera verde. I corsi d'acqua son per lo più sotterranei o per lo meno non si vedon passando all'interno delle foreste.


Un tempo abitato da una colonia Imperiale di 6 miliardi di abitanti ora è un insieme di rovine gotiche e vegetazione rigogliosa.
Qui sembra che la natura ha battuto l'uomo.
Invece una razza aliena ha sterminato gran parte degli umani e messo in fuga gli altri. L'imperium ha scoperto questa cosa troppo tardi per di più l'Inquisizione ha ritenuto opportuno impedire l'accesso al pianeta per indagini.
Proprio durante queste indagini l'Inquisitore Kazapopolus ha rinvenuto in un tempio eretico sotterraneo un artefatto alieno di potere sconosciuto. Forse il motivo della fine della vita sul pianeta o forse questa cosa lo avrebbe potuto impedire ciò.

(1° partita - Missione: Fuga dal Terrore)

L'inquisitore Kazapopolus dell'Ordo Malleus giunse sul pianeta con il suo seguito accompagnato dall'Inquisitore Obadhai dell'Ordo Hereticus.
Sapeva benissimo dove trovare la reliquia, i suoi agenti erano già stati sul territorio e avevano fatto un sopralluogo.
Quello che non sapeva era che anche la Legione degli space Marine del Caos dei Signori della notte erano sul pianeta e che erano alla ricerca della stessa reliquia.
Infatti, alla loro uscita dalle caverne di Tristano II, gli inquisitori furono attaccati. 
A poco servì rifugiarsi tra le rovine e resistere all'attacco. Obadhai si sacrificò trattenendo le forze traditrici permettendo a Kazapopolus la fuga con il suo seguito. 
Ma il principe demone Katarn li raggiunse, solo il sacrificio dei suoi mastini da combattimento e del prete Jerome, permise a Kazapopolus di nascondersi e scappare.

(2° partita -  Missione: Salvataggio?? )

Kazapopolus scappava nella foresta, correva spremendo al massimo il suo corpo e le sue forze rimaste. Si chiedeva come faceva il Caos a saper di lui della reliquia? Che avesse tra i suoi servitori un traditore? Se sì, come aveva fatto a non accorgersene?
La stanchezza iniziava a farsi sentire, lui non aveva l'addestramento di uno Space Marine. Sì, gli Space Marine, ci volevano loro e solo loro per fermare un’incursione delle Legioni traditrici.
Doveva contattarli. Non troppo lontano vi era una cittadina abbandonata, forse li avrebbe trovato qualche mezzo di comunicazione. La sua nave era in orbita attorno a Tristano II, il silenzio radio da lui ordinato si era rivelata una pessima scelta.
Una granata esplose poco distante da lui. Cadde a terra, l'esplosione era stata anticipata da un forte bagliore. Non era una granata imperiale. Ci volle qualche secondo prima che si riprendesse appieno. Quando riaprì gli occhi davanti a lui vi erano degli alieni.
Dei guardiani Eldar di Iyanden? Cosa ci facevano qui? Ah sì la reliquia. Anche loro la volevano. I Fucili shuriken puntati addosso e in un grottesco Basso Gotico gli ordinarono di posar le armi e metter le mani dietro la testa.
Fu condotto qualche decina di metri più in la in una radura dove un Veggente era lì con la sua scorta e un veicolo. Parlava meglio il Basso Gotico e gli intimò di consegnarli la reliquia. 
Il problema era che lui non l'aveva con se. L'aveva attaccata al collare del suo fedele felino da compagnia che era scappato non appena Kazapopolus gli aveva ordinato lui di nascondersi, era addestrato a ciò. Sarebbe tornato a cercarlo più tardi. Gli Eldar lo presero con se dopo averlo spogliato di tutto.
Giunsero in breve tempo al campo base degli Eldar nascosto tra le rovine di Cadina. La cittadina che Kazapopolus voleva raggiungere a piedi. Era grato del passaggio pensò ironicamente tra se e se. Ma ora era legato, doveva trovar il modo di comunicare con la nave.
Lo rinchiusero in una cella di fortuna, sorvegliata da due Guardiani Eldar. Stupidamente non aveva pensato a come impedirgli di usar i suoi poteri psionici. 
La notte stessa riuscì ad abbattere le due guardie e scappare raggiungendo un veicolo imperiale abbandonato tra le vie distrutte di Cadina e lì con molta fortuna utilizzò il radiotrasmettitore a bordo di esso. 
Non ci volle molto prima che gli Eldar se ne accorgessero. Fu ripreso ma prima che gli alieni potessero decide del suo destino il campo base fu attaccato dalle forze del Caos.
La Legione dei Sepolcri, discendente della Legione Nera, guidata da Ark-Hashep attaccò con una violenza inaudita. Presero posizione nella cittadella per aver i miglior punti di fuoco , mentre i posseduti e le unità di avvicinamento rapido come Artigli del Warp e Raptors piombarono sui figli di Iyanden. Il Veggente si nascose con l’inquisitore intimandogli di consegnargli la reliquia al più presto altrimenti il pianeta sarebbe andato perduto. Apri un portale per scappar nella Rete. Ma prima che l’inquisitore potesse rispondere i Terminators del Caos si materializzarono dietro di loro e aprirono il fuoco falciandoli come sterpaglia. Il Veggente fece appena in tempo a varcar il portale mortalmente ferito al fine di non lasciar l’accesso libero al Caos, prima che l’ultima Spettroguardia cadesse al suolo inerme poche decine di metri da lui. Kazapopolus a terra sbudellato sussurrava qualcosa ma dalla sua bocca solo fiotti di sangue.

(3° partita – Missione Testa di ponte)

Anteus era stato convocato urgentemente nella sala comunicazioni. Un messaggio da Tristano II. Immediatamente diede ordine al Navigator di far rotta verso Tristano II e fece preparare i suoi confratelli e le Thunderhawk.
Tra due giorni sarebbero arrivati e era necessario creare subito una testa di ponte per ricercare Kazapopolus. L’artefatto in suo possesso andava recuperato ad ogni costo.
Una volta arrivati sul pianeta e pulita l’area dovevano far sbarcare le squadre di servitori esploratori. Il mancato recupero poteva comportare la materializzazione dei demoni su questo pianeta e una successiva infestazione del sistema, colmo di pianeti chiave per l’Imperium.
Con un tempismo perfetto arrivarono nell’orbita del pianeta e due Thunderhawk partirono verso la superficie. Aveva individuato il loco della comunicazione. Una città in rovina.
Quasi cinquanta confratelli sbarcarono pronti a combattere gli Eldar come diceva il messaggio di Kazapopolus. Purtroppo quello che Anteus e i suoi uomini trovarono fu solo morte e desolazione. Cadaveri e carcasse xeno ovunque. Di Kazapopolus nemmeno l’ombra.
Non ci volle molto prima che i Guerrieri di Ferro fecero scattare la trappola degna della loro fama.
Le rovina diventarono una pioggia di ferro fuso e sangue. Mentre i colpi del cannone pesante del Profanatore e i colpi di armi degli Obliteratori saturavano l’area, la legione traditrice caricava i figli di Titano dai loro nascondigli negli edifici distrutti.
La presenza di carcasse xeno riattivate ma inermi e i deboli segni di vita di qualche Eldar morente aveva alterato gli auspex dei Cavalieri Grigi. La difesa che improvvisarono gli stessi fu debole. I colpi di plasma abbatterono fratello Asdrubael a bordo del Dreadknight, cosi come i terminator divennero presto sarcofagi inermi.
Fu un massacro.
Dato il campo di disturbo elettromagnetico attuato dai figli di Perturabo, Anteus riuscì ad inviare un ultimo messaggio telepatico prima di soccombere sotto i colpi del condottiero del Caos Nerkapp.
“Per il Sacro Imperatore, chiunque sia in ascolto contatti gli Adeptus Astartes! Sono loro l’ultima possibilità per salvare il sistema e i suoi abitanti!”



CONTINUA….











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