Tristano II è un pianeta feudale
inaccessibile ormai da secoli. Il suo terreno è coperto di montagne e foreste,
simili alla Terra di un tempo. Visto dallo spazio è una sfera verde. I corsi
d'acqua son per lo più sotterranei o per lo meno non si vedon passando
all'interno delle foreste.
Qui sembra che la natura ha battuto
l'uomo.
Invece una razza aliena ha sterminato gran
parte degli umani e messo in fuga gli altri. L'imperium ha scoperto questa cosa
troppo tardi per di più l'Inquisizione ha ritenuto opportuno impedire l'accesso
al pianeta per indagini.
Proprio durante queste indagini
l'Inquisitore Kazapopolus ha rinvenuto in un tempio eretico sotterraneo un
artefatto alieno di potere sconosciuto. Forse il motivo della fine della vita
sul pianeta o forse questa cosa lo avrebbe potuto impedire ciò.
(1° partita - Missione: Fuga dal Terrore)
L'inquisitore Kazapopolus dell'Ordo Malleus
giunse sul pianeta con il suo seguito accompagnato dall'Inquisitore Obadhai
dell'Ordo Hereticus.
Sapeva benissimo dove trovare la reliquia,
i suoi agenti erano già stati sul territorio e avevano fatto un sopralluogo.
Quello che non sapeva era che anche la
Legione degli space Marine del Caos dei Signori della notte erano sul pianeta e
che erano alla ricerca della stessa reliquia.
Infatti, alla loro uscita dalle caverne di
Tristano II, gli inquisitori furono attaccati.
A poco servì rifugiarsi tra le rovine e
resistere all'attacco. Obadhai si sacrificò trattenendo le forze traditrici
permettendo a Kazapopolus la fuga con il suo seguito.
Ma il principe demone Katarn li raggiunse,
solo il sacrificio dei suoi mastini da combattimento e del prete Jerome, permise
a Kazapopolus di nascondersi e scappare.
(2° partita - Missione:
Salvataggio?? )
Kazapopolus scappava nella foresta,
correva spremendo al massimo il suo corpo e le sue forze rimaste. Si chiedeva
come faceva il Caos a saper di lui della reliquia? Che avesse tra i suoi
servitori un traditore? Se sì, come aveva fatto a non accorgersene?
La stanchezza iniziava a farsi sentire,
lui non aveva l'addestramento di uno Space Marine. Sì, gli Space Marine, ci
volevano loro e solo loro per fermare un’incursione delle Legioni traditrici.
Doveva contattarli. Non troppo lontano vi
era una cittadina abbandonata, forse li avrebbe trovato qualche mezzo di
comunicazione. La sua nave era in orbita attorno a Tristano II, il silenzio
radio da lui ordinato si era rivelata una pessima scelta.
Una granata esplose poco distante da lui.
Cadde a terra, l'esplosione era stata anticipata da un forte bagliore. Non era
una granata imperiale. Ci volle qualche secondo prima che si riprendesse
appieno. Quando riaprì gli occhi davanti a lui vi erano degli alieni.
Dei guardiani Eldar di Iyanden? Cosa ci
facevano qui? Ah sì la reliquia. Anche loro la volevano. I Fucili shuriken
puntati addosso e in un grottesco Basso Gotico gli ordinarono di posar le armi
e metter le mani dietro la testa.
Fu condotto qualche decina di metri più in
la in una radura dove un Veggente era lì con la sua scorta e un veicolo.
Parlava meglio il Basso Gotico e gli intimò di consegnarli la reliquia.
Il problema era che lui non l'aveva con
se. L'aveva attaccata al collare del suo fedele felino da compagnia che era
scappato non appena Kazapopolus gli aveva ordinato lui di nascondersi, era
addestrato a ciò. Sarebbe tornato a cercarlo più tardi. Gli Eldar lo presero
con se dopo averlo spogliato di tutto.
Giunsero in breve tempo al campo base
degli Eldar nascosto tra le rovine di Cadina. La cittadina che Kazapopolus
voleva raggiungere a piedi. Era grato del passaggio pensò ironicamente tra se e
se. Ma ora era legato, doveva trovar il modo di comunicare con la nave.
Lo rinchiusero in una cella di fortuna,
sorvegliata da due Guardiani Eldar. Stupidamente non aveva pensato a come
impedirgli di usar i suoi poteri psionici.
La notte stessa riuscì ad abbattere le due
guardie e scappare raggiungendo un veicolo imperiale abbandonato tra le vie
distrutte di Cadina e lì con molta fortuna utilizzò il radiotrasmettitore a
bordo di esso.
Non ci volle molto prima che gli Eldar se
ne accorgessero. Fu ripreso ma prima che gli alieni potessero decide del suo
destino il campo base fu attaccato dalle forze del Caos.
La Legione dei Sepolcri, discendente della
Legione Nera, guidata da Ark-Hashep attaccò con una violenza inaudita. Presero
posizione nella cittadella per aver i miglior punti di fuoco , mentre i
posseduti e le unità di avvicinamento rapido come Artigli del Warp e Raptors
piombarono sui figli di Iyanden. Il Veggente si nascose con l’inquisitore
intimandogli di consegnargli la reliquia al più presto altrimenti il pianeta
sarebbe andato perduto. Apri un portale per scappar nella Rete. Ma prima che
l’inquisitore potesse rispondere i Terminators del Caos si materializzarono
dietro di loro e aprirono il fuoco falciandoli come sterpaglia. Il Veggente
fece appena in tempo a varcar il portale mortalmente ferito al fine di non
lasciar l’accesso libero al Caos, prima che l’ultima Spettroguardia cadesse al
suolo inerme poche decine di metri da lui.
Kazapopolus a terra sbudellato sussurrava qualcosa ma dalla sua bocca solo
fiotti di sangue.
(3° partita –
Missione Testa di ponte)
Anteus era stato convocato urgentemente nella sala comunicazioni.
Un messaggio da Tristano II. Immediatamente diede ordine al Navigator di far
rotta verso Tristano II e fece preparare i suoi confratelli e le Thunderhawk.
Tra due giorni sarebbero arrivati e era necessario
creare subito una testa di ponte per ricercare Kazapopolus. L’artefatto in suo
possesso andava recuperato ad ogni costo.
Una volta arrivati sul pianeta e pulita l’area
dovevano far sbarcare le squadre di servitori esploratori. Il mancato recupero
poteva comportare la materializzazione dei demoni su questo pianeta e una
successiva infestazione del sistema, colmo di pianeti chiave per l’Imperium.
Con un tempismo perfetto arrivarono nell’orbita del
pianeta e due Thunderhawk partirono verso la superficie. Aveva individuato il
loco della comunicazione. Una città in rovina.
Quasi cinquanta confratelli sbarcarono pronti a
combattere gli Eldar come diceva il messaggio di Kazapopolus. Purtroppo quello
che Anteus e i suoi uomini trovarono fu solo morte e desolazione. Cadaveri e
carcasse xeno ovunque. Di Kazapopolus nemmeno l’ombra.
Non ci volle molto prima che i Guerrieri di Ferro
fecero scattare la trappola degna della loro fama.
Le rovina diventarono una pioggia di ferro fuso e
sangue. Mentre i colpi del cannone pesante del Profanatore e i colpi di armi
degli Obliteratori saturavano l’area, la legione traditrice caricava i figli di
Titano dai loro nascondigli negli edifici distrutti.
La presenza di carcasse xeno riattivate ma inermi e i
deboli segni di vita di qualche Eldar morente aveva alterato gli auspex dei
Cavalieri Grigi. La difesa che improvvisarono gli stessi fu debole. I colpi di
plasma abbatterono fratello Asdrubael a bordo del Dreadknight, cosi come i
terminator divennero presto sarcofagi inermi.
Fu un massacro.
Dato il campo di disturbo elettromagnetico attuato dai
figli di Perturabo, Anteus riuscì ad inviare un ultimo messaggio telepatico
prima di soccombere sotto i colpi del condottiero del Caos Nerkapp.
“Per il Sacro Imperatore, chiunque sia in ascolto
contatti gli Adeptus Astartes! Sono loro l’ultima possibilità per salvare il
sistema e i suoi abitanti!”
CONTINUA….
Nessun commento:
Posta un commento